mercoledì 4 novembre 2015
domenica 1 novembre 2015
sabato 31 ottobre 2015
In genere non pubblico foto personali ma questa è un'occasione speciale
Nel laboratorio artistico creativo gli alunni delle quinte e della terza sezione A hanno realizzato delle fantastiche COBWEB!
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mercoledì 21 ottobre 2015
lunedì 19 ottobre 2015
domenica 18 ottobre 2015
Contributo del professor Trinchero: prima di insegnare dobbiamo sapere come avviene l'apprendimento
SAPPIAMO DAVVERO COME FAR APPRENDERE?
Dal contributo linkato, un estratto di alcuni punti salienti inerente la lezione frontale effettuata sul modello di istruzione diretta.
Come realizzare la lezione
frontale interattiva (anche senza la presenza di tecnologie, ma se ci sono è meglio) sul modello istruzione
diretta (direct instruction, Rosenshine, Stevens, 1986; Adams, Engelmann, 1996). :
- effettuare azioni per massimizzare l’efficacia del trasferimento d’informazioni e della costruzione delle rappresentazioni mentali da parte degli alunni.
- Dichiarare prima ciò che gli alunni dovranno conoscere dopo la lezione e quali sono i criteri di successo per valutare la loro prestazione.
- Catturare l’attenzione facendo una panoramica dei contenuti, avvalendosi di organizzatori anticipati: schemi, mappe, problemi e domande stimolanti per accendere la curiosità, riferirsi alle esperienze che gli alunni compiono nel loro mondo.
- Proporre una breve lettura stimolante, piccola dimostrazione o esperimento.
- Esporre i contenuti usando la comparazione e contrasto (compare & contrast) in cui il docente mette in evidenza similarità e differenze tra due oggetti/eventi/concetti.
- Esercitare efficacemente il modelling, spiegare e fare esempi e dimostrazione (Worked examples) cioè esempi paradigmatici di problemi risolti e commentati.
- Usare il pensiero ad alta voce (thinking aloud) in cui il docente verbalizza lentamente e con chiarezza il processo logico che compie nel risolvere un problema.
- L’esposizione dei contenuti deve avere una durata limitata, per non togliere spazio alle attività successive e per non compromettere l’attenzione degli studenti (sovraccarico cognitivo Sweller)
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