venerdì 3 aprile 2015

Cos'è la tecnica dello stop motion ?

Cosa hanno in comune i cartoni animati "Galline in fuga", "The nightmare before Christmas" e "Wallace & Gromit" ? Facile: sono realizzati grazie a una particolare tecnica d'animazione che si chiama stop motion, in italiano passo-uno. Lo stop motion è una tecnica di animazione che usa, in alternativa al disegno eseguito a mano, oggetti inanimati mossi progressivamente, spostati e fotografati a ogni cambio di posizione. La proiezione in sequenza delle immagini dà l'illusione di movimento. Il lavoro di animatore in stop motion è particolarmente laborioso, occorre davvero molta pazienza e tempo poiché per un secondo di animazione bisogna scattare 24 fotografie! La stop motion è nata insieme al cinema: era utilizzata già da George Méliés: in Hugo Cabret si assiste al modo in cui il cinema creava i primi effetti speciali. La stop motion può assumere diversi sotto-nomi; Pingu, Galline in fuga o Wallace & Gromit, per esempio sono realizzati in claymotion (abbreviazione di animazione argilla), si animano con pazienza dei pupazzi di plastilina. Quando invece si usano ritagli di giornali, vestiti e altri oggetti di uso comune la stop motion prende il nome di ritaglio: il suo effetto è quello di un collage in movimento. la stop motion è una tecnica usata non solo nei cartoni animati, ma anche negli spot pubblicitari. Particolare successo, negli ultimi anni, hanno avuto i cortometraggi della Brickfilm, realizzati applicando la stop motion ai mattoncini Lego. perfino il maghetto Harry Potter è stato rifatto in stop motion con i Lego. (tratto da Focusjunior) 




In questo video si mostrano i movimenti del camminare del Lego, ci vogliono tanto tempo e pazienza!











ANALISI DEL LINGUAGGIO COMUNICATIVO DEGLI SPOT PUBBLICITARI DALLE AUTOMOBILI... ALLE PATATINE

Oltre agli spot sulle automobili, la pubblicità televisiva come prodotto di alta qualità tecnologica e di comunicazione di significato, rappresenta un momento di svolta in campo visivo. Mentre la televisione nel periodo degli anni '80 andava verso un palinsesto interessato ai numeri Auditel, gli spot pubblicitari, in primis quelli delle aziende automobilistiche, ma anche per altri ambiti commerciale, cominciano a rivolgere la loro attenzione alla qualità delle immagini oltre che al senso umoristico come si rileva in questo recente video pubblicato nel 2009.


domenica 29 marzo 2015

ISTITUTO LUCE VIDEO DEL 1933

Uno dei numerosi esempi storici di uso strumentale della tecnologia video audio per la propaganda fascista.


DALL'ARCHIVIO STORICO ISTITUTO LUCE DI CINECITA'


Ho trovato questo video del 1963 che presenta un D'annunzio inedito, genio della pubblicità! Fino a qualche anno fa quando acquistavo il dolce tipico abruzzese come il Parrozzo, all'interno della scatola era presente un contributo scritto dal poeta che ne decantava le bontà! 

Il Deserto Rosso (Red Desert) 1964, Antonioni: Trailer




l video-arte: video come antitelevisione, [...] video arte che rappresenta la forma poetica del cinema opposta alla forma in prosa della narrazione di storie.( pag. 33/34 Lischi)

In Italia, troviamo un'espressione della natura pittorica del video che ne fa un mezzo affine alla pittura, anche in Michelangelo Antonioni che scrive nel 1961: - Voglio dipingere il film come si dipinge un quadro, lo voglio inventare, non voglio limitarmi a fotografare dei colori naturali-. Nel suo film il DESERTO ROSSO (1964), Antonioni proprio per ricreare l'ambientazione delle riprese in un senso non realistico, fece ridipingere segmenti d paesaggio, di strade, oggetti e cambiò il colore di una stanza in varie fasi di una stessa scena per stabilire un rapporto tra gli spazi e gli stati d'animo. (Lischi pag. 36)














Gianni TOTI o della poetronica --- Sandra Lischi, Silvia Moretti


Negli anni '80 e per tutto il '900, la poetronica esplode letteralmente. In Italia il massimo interprete di questo filone creativo Gianni Toti tratterà poeticamente immagini e parole insistendo sul loro potere evocativo e visionario, più che narrativo e descrittivo. Il termine POETRONICA, poesia elettronica sarà inventato da lui.

(Lischi, pag. 69)



INTORNO A ROBERT CAHEN E LE SUE OPERE "EMBRIONE"




La metafora del viaggio ritorna nella videoarte di Cahen.Passaggi sulla Terra attraverso la ecovisione dei colori è non solo, una forma di ipnotismo che disorienta lo spettatore, ma nello stesso tempo lo affascina travolgendolo nei suoi vortici fantastici: "...è la Terra, ma siamo altrove!" 



LINGUAGGI AUDIOVISIVI SPERIMENTAZIONE A SCUOLA

Filippo sperimenta il pc, affida la sua arte grafica e vocale a Movie Maker e al software di elaborazione vocale Audacity. Prima volta in assoluto in cui incontra la possibilità di espressione elettronica.



sabato 28 marzo 2015

LINGUAGGI AUDIOVISIVI

Sto leggendo questo libricino piccolo ma straordinariamente grande, ricco di riflessioni intorno all'immagine e al suono come questa che ho trovato nelle pagine 40 e 41: "La radio, medium acusmatico, ha in questo un potere assai più forte nello sviluppo di immaginazione e di associazioni mentali. [...] Il suono del resto è più potente dell'immagine: non ci si può difendere dai suoni, perché si diffondono nell'ambiente come un fumo, come un gas. Non possiamo voltare le spalle ai suoni come possiamo voltarle a un'immagine, il gesto di tapparci le orecchie non ci isola mai completamente dai suoni, mentre chiudere gli occhi ci isola completamente da un'immagine."