ATTIVITA' MODULO 2
Scheda progetto “Percorso didattico”
Scuola Primaria
Tema del percorso didattico: PENFRIENDS : scrivere lettere in lingua
inglese
Descrizione obiettivi formativi
·
Acquisire
abilità per la produzione scritta in lingua inglese
·
Acquisire
capacità collaborative
·
Acquisire
capacità di condivisione e socializzazione delle nuove conoscenze
·
Costruire
conoscenze attraverso l’uso delle nuove tecnologie
Partecipanti
Alunni classe quinta C
Il
gruppo classe a cui è rivolto il percorso mi è stato affidato quest’anno; ad
inizio anno scolastico ho effettuato una semplice ricognizione per conoscere, a
grandi linee, le loro esperienze pregresse in merito alle tecnologie
multimediali.
La scuola non è dotata di un’aula multimediale, per le attività specifiche d’informatica bisogna uscire e recarsi nella vicina Scuola Secondaria di primo grado, vi è tuttavia la possibilità di connessione grazie all’impianto di cablaggio effettuato lo scorso anno. Ho scoperto che su ventisei alunni, solo pochi conoscono, peraltro in modo superficiale, gli strumenti del pacchetto Office di Windows. Ho scoperto, inoltre, che pur essendo “nativi digitali”, la maggior parte dei bambini non ha esperienze di navigazione in Rete; alcuni, pochi, hanno navigato e navigano quando i genitori sono disponibili a seguirli. Nell’ambiente domestico tutti hanno un pc e una connessione a Internet, l’uso che ne viene fatto del pc si riduce all’elaborazione di fogli Word, senza peraltro utilizzare tutte le potenzialità del programma perché ignorate. Nel complesso ignorano cosa sia un account Google, le nuove applicazioni di Google, le potenzialità del Web 2.0.
La scuola non è dotata di un’aula multimediale, per le attività specifiche d’informatica bisogna uscire e recarsi nella vicina Scuola Secondaria di primo grado, vi è tuttavia la possibilità di connessione grazie all’impianto di cablaggio effettuato lo scorso anno. Ho scoperto che su ventisei alunni, solo pochi conoscono, peraltro in modo superficiale, gli strumenti del pacchetto Office di Windows. Ho scoperto, inoltre, che pur essendo “nativi digitali”, la maggior parte dei bambini non ha esperienze di navigazione in Rete; alcuni, pochi, hanno navigato e navigano quando i genitori sono disponibili a seguirli. Nell’ambiente domestico tutti hanno un pc e una connessione a Internet, l’uso che ne viene fatto del pc si riduce all’elaborazione di fogli Word, senza peraltro utilizzare tutte le potenzialità del programma perché ignorate. Nel complesso ignorano cosa sia un account Google, le nuove applicazioni di Google, le potenzialità del Web 2.0.
Nonostante
la premessa in questa classe ci sono alunni molto curiosi, perspicaci e
soprattutto affamati, sì direi proprio affamati di web, perciò ritengo che il
presente progetto potrebbe rappresentare una buona opportunità di conoscenza e
di apprendimento di nuovi linguaggi.
Tempi di realizzazione
Il
percorso sarà svolto dal mese di Maggio fino alla chiusura dell’anno scolastico.
Nel mese di Aprile sono previsti degli incontri con i genitori per spiegare
obiettivi e scopi formativi.
Descrizione
dell’impianto didattico
1^ FASE: la prima fase
sarà dedicata esclusivamente ai genitori.
Per
la riuscita del progetto in termini di efficacia e di promozione di nuovi
apprendimenti è fondamentale avviare un percorso con i genitori che, in questo
caso, rappresentano per l’insegnante e per i bambini, delle vere e proprie
risorse, poiché saranno coinvolti direttamente nell’utilizzo, almeno iniziale,
delle applicazioni di Google. Nell’incontro sarà cura dell’insegnante
illustrare le ragioni sottese al presente progetto. In primo luogo è opportuno
soffermarsi sul concetto di didattica on line come fenomeno, da una parte, legato
alla formazione a distanza e al superamento del concetto tradizionale di
formazione a distanza, dall’altra come didattica costruita attraverso percorsi
alternativi, aperta a nuove forme di comunicazione, a nuovi paradigmi
tecnologici. La prima riflessione che mi preme affrontare con i genitori è
quella relativa alla profonda mutazione in atto nei campi dell’insegnamento e
dell’apprendimento, ovvero sollecitare una nuova presa di coscienza nei
confronti del fatto che oggi l’aula non può essere considerata l’unico luogo
del fare scuola e dell’apprendere. La generazione venuta alla ribalta, definita da Prensky “Nativi digitali”, impone
agli adulti, siano essi genitori, siano essi insegnanti, una rivisitazione dei
metodi applicati all’istruzione e quindi alla didattica che non può essere solo
trasmissiva, ma deve saper coniugare apprendimenti formali, non formali e
informali. Ampliare i confini dell’aula portando altrove sia i processi di
insegnamento sia quelli di apprendimento richiede una necessaria riconsiderazione
in merito alla maggiore possibilità di accesso alla formazione, alle differenti
modalità di comunicazione, alla possibilità di interazione e collaborazione fra
i soggetti che apprendono, ma anche alla possibilità di ritornarvi se il
processo formativo è di tipo blended, come nel caso del presente progetto,
definito Mixed Mode.
2^ Fase: in questa fase è previsto un altro incontro con i genitori nel quale
l’insegnante illustra gli strumenti digitali che si utilizzeranno. Sarà un
incontro in cui i genitori potranno partecipare attivamente poiché si svolgerà
nell’aula multimediale della vicina Scuola Secondaria di primo grado e potranno
così sperimentare le applicazioni; si potrebbe dire che si tratta di una sorta
di alfabetizzazione preventiva in funzione del ruolo che avranno nell’ambiente
domestico quando i bambini dovranno lavorare attivamente, ovvero, non come
soggetti passivi, ma come soggetti realmente attivi, allo stesso tempo consumer
e prosumer dei contenuti condivisi.
3^Fase
: è qui che l’insegnante investirà le proprie risorse professionali per
promuovere nella classe motivazione e coinvolgimento allo scopo di rendere i
bambini fruitori attivi e non soltanto soggetti recettivi. Sarà illustrato il setting degli strumenti Web 2.0
che saranno utilizzati nel percorso. In un primo momento non sono previste
esercitazioni specifiche per imparare come funziona, il come funziona andrà
scoperto in itinere per prove ed errori. Ciascun alunno nell’ambiente domestico
farà le sue prove insieme ai genitori. In seguito alla comparsa di eventuali
problematiche nell’utilizzo degli strumenti, si potrà sperimentare direttamente
a scuola con il pc della maestra.
L’insegnante
spiegherà la funzione e lo scopo dei tutorials.
Successivamente
alla prima familiarizzazione con gli strumenti tecnologici, a scuola, ciascun
alunno condividerà con il gruppo le scoperte individuali in merito al
funzionamento delle varie applicazioni; questa è una delle fasi che vedrà gli
alunni nel ruolo di protagonisti del processo. Attraverso conversazioni guidate
ognuno sarà chiamato ad esprimere
eventuali dubbi e difficoltà incontrate nel contesto domestico e chi avrà
acquisito maggiori sicurezza e dimestichezza con gli strumenti avrà il ruolo di
tutor nei confronti dei compagni più insicuri.
Per
quanto riguarda le strategie didattiche, oltre alle lezioni frontali pregresse per
la promozione delle competenze di scrittura nella lingua Inglese, ci saranno
lezioni frontali in itinere. Per la fruibilità dei contenuti erogati on demand
si farà ricorso a strategie didattiche trasmissive asincrone. Un’altra
strategia alla quale si farà ricorso e di cui si è testata già l’efficacia
(vedi lavoro di Matteo nel mio Blog) è rappresentata dal Modellamento, ovvero
un processo di apprendimento che coinvolge gli alunni prima attraverso
l’osservazione e imitazione di un modello, dopo, attraverso la riproduzione e
ripetizione delle azioni effettuate dal
modello stesso.
Costruzione
materiali e attività didattiche
L’insegnante raccoglie e scannerizza alcuni semplici
modelli di lettera in modo che gli alunni abbiano un riferimento da utilizzare
per facilitare la stesura degli elaborati.
Sarà creata una semplice Presentazione in cui
saranno indicate le linee guida per la corretta stesura. Gli alunni potranno
visionare la Presentazione tutte le volte che vorranno fino a quando non si
sentiranno pronti per provare a scrivere in modo autonomo.
Sarà creato un ambiente in Rete per raccogliere oltre
alla presentazione, anche alcuni video relativi alle short stories in lingua
inglese per mantenere allenate le abilità di ascolto e soprattutto la corretta
pronuncia.
L’ambiente in Rete in cui convergeranno le azioni
degli alunni e dell’insegnante è rappresentato da un semplice sito in cui ci
saranno altri strumenti, come link a siti strutturati per l’implementazione
delle quattro competenze in lingua inglese,
link in cui gli alunni troveranno dei giochi interattivi a tema, adatti
alla loro età. All’interno del sito troveranno anche un calendario in cui
saranno fissate le date per la restituzione degli elaborati.
Risorse tecnologiche Web 2.0 utilizzate, obiettivi didattici ,
vantaggi e
Svantaggi
Risorse
:
·
Google Sites
·
Google Calendar
·
Google Drive per Presentazione e Document
·
You Tube
Obiettivi didattici , vantaggi e svantaggi
Gli obiettivi sottesi
al presente progetto sono rintracciabili in modo specifico nelle ragioni
epistemologiche della disciplina, Lingua Inglese. L’apprendimento della L2
permette agli alunni di sviluppare competenze plurilingue e pluri-culturale
capaci di promuovere l’acquisizione di strumenti che diano la possibilità di
esercitare una cittadinanza attiva, nel contesto in cui si vive e anche oltre i
confini del proprio territorio. Conoscere e appropriarsi di sistemi linguistici
differenti, ovvero “fare con la lingua” offre agli alunni la possibilità di
comprendere che esistono diversi mezzi per comunicare, per pensare, per
esprimersi, per interagire. Come suggerito all’interno del documento
“Indicazioni Nazionali per il curricolo…..” emanato il 4 Settembre 2012, per
facilitare i processi di apprendimento della disciplina è opportuno che si crei
un ambiente stimolante, alternando attività che siano in grado di sollecitare la
motivazione e l’interesse, anche attraverso l’uso di materiali autentici, e attraverso
l’interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri. Nel documento
si fa esplicito riferimento anche alle strategie da utilizzare in modo più
consapevole e alle tecnologie informatiche intese come strumenti per ampliare
spazi, tempi e contatti. Il richiamo all’uso delle tecnologie informatiche a
scuola come elemento trasversale e interdisciplinare, lascia non poco perplessi
se consideriamo la diversità di risorse disponibili nelle scuole del territorio
nazionale. La generazione alla quale la scuola oggi rivolge la propria azione è
investita da un cambiamento epocale, definita
anche generazione click perché
ciò che cambia è proprio il modo di appropriarsi dei saperi che dal cartaceo
oggi dilagano diffusamente in Rete dove tutto è più facile da raggiungere, dove
tutti, velocemente, possono fruire del tutto, in modo molto semplice. Allora
questo progetto sottende una molteplicità di obiettivi; da una parte risponde
all’esigenza dell’insegnante di utilizzare strategie e metodi adatti alla
cosiddetta intelligenza digitale dell’alunno contemporaneo, dall’altra richiama percorsi di apprendimento innovativi che
abbiano come centralità l’alunno e i suoi bisogni di conoscenza. Gli strumenti
utilizzati nel progetto sono solo un modesto esempio di conduzione e guida verso
la scoperta delle potenzialità della Rete come luogo di formazione continua.
Ecco perché il progetto è stato rivolto anche ai genitori perché i cambiamenti
di cui si parla sopra investono i nostri giovani indipendentemente dalla nostra
volontà di accettare o meno gli strumenti tecnologici. La scuola che non voglia
agire avulsa dal contesto in cui opera e che voglia porre attenzione ai nuovi
bisogni non può pensarsi distaccata dal progresso tecnologico, un progresso che
investe e coinvolge le nuove generazioni non in forma temporanea, non si può
immaginare che prima o poi cesserà! L’avvento dell’uso sempre più assiduo di
Internet e l’avvento di strumenti ricchi di potenzialità per la formazione
richiede alla scuola di saper attivare percorsi di alfabetizzazione non
soltanto come approccio conoscitivo, ma come alfabetizzazione funzionale e consapevole,
capace di risvegliare la coscienza critica dei “naviganti” della Rete, a
partire dalla prima infanzia. Ciò che il progetto si propone, dunque, è
tradurre quanto gli alunni imparano da soli in apprendimenti intenzionali
capaci di produrre nuovi abiti comportamentali di fronte al mondo della Rete e
a ciò che può offrire in termini di apprendimenti.
Fino a questo punto ho
riflettuto soprattutto sui vantaggi, ma nel mio caso specifico ci sono anche
degli svantaggi che, tuttavia, non saranno fonte di condizionamento negativo,
anzi se la strada è in salita mi sento
di affermare che sono investita da una responsabilità maggiore di fronte alle
tematiche analizzate. Anche se la scuola in cui lavoro non è in grado di
rispondere adeguatamente ai bisogni delle nuove generazioni, perché non ha un
sufficiente numero di pc o perché ha solo due LIM installate in due classi
prime, gli svantaggi logistici non possono rappresentare l’unica risposta che
ho da dare, ma devono essere uno stimolo in più a ridurre il gap già esistente
fra i nativi digitali e gli immigranti digitali e il gap fra alunni
svantaggiati dalle condizioni contestuali e quelli più avvantaggiati in termini
di risorse messe a disposizione dalla scuola frequentata.
Grado di applicabilità
Il grado di
applicabilità è tutto nelle mie “mani”, dipende da quanto sarò in grado di
trasmettere in modo efficace ai genitori.
Per quanto riguarda gli
alunni sono serena nell’affermare che il progetto sarà accolto con entusiasmo e
reale partecipazione, perché i bambini di fronte al nuovo si pongono sempre in
modo molto ricettivo e questo rappresenta un buon punto di partenza. Ho fornito
il sito di un tutorial per promuovere la costruzione di un account Google per i
genitori che non ne hanno uno, altrimenti la mancanza di un account genitoriale
sarà coperta dall’account dell’insegnante. Per le lezioni in presenza, ma che
necessitano comunque l’uso del pc, sarà attivato il solito trasferimento verso
la Scuola Secondaria.
Azioni del docente
In tutte le fasi del
progetto il compito del docente sarà quello di fornire azioni di sostegno e
guida nei confronti sia degli alunni, sia dei genitori qualora ne facessero
richiesta.
Inoltre l’insegnante
avrà cura di esercitare un controllo sulle varie produzioni degli alunni,
curando in modo particolare quegli aspetti strettamente connessi alle
competenze della disciplina che ciascun allievo deve aver acquisito a
conclusione della scuola primaria.
Sarà cura
dell’insegnante promuovere tutte le azioni che sottendono al lavoro effettuato
in modo collaborativo fra gli stessi alunni, per sollecitare, da una parte l’uso
proficuo del tempo a disposizione e dall’altra comportamenti responsabili di
fronte alle richieste effettuate.
Valutazione degli apprendimenti
La valutazione sarà
strettamente formativa e andrà ad analizzare l’identità scolastica degli alunni
in ordine ai cambiamenti prodotti dalle attività proposte. Sarà valutato,
inoltre, in che misura l’impatto con le nuove tecnologie abbia prodotto nei
bambini un nuovo modo di pensare e concepire l’utilizzo della Rete.
Punto di ingresso al progetto
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